domenica 30 settembre 2007

agar-agar

continuano i miei esperimenti con quest'alga davvero spettacolare che mi sta dando grandi soddisfazioni. Budini strepitosi, buoni, con latte di avena, e poi di riso, e di soia. Devo dire che quello che amo di più è il budino al latte di avena... quello che sto mangiando a colazione in questi giorni è fatto appunto con latte di avena che ho fatto bollire con una stecca di cannella e agar agar. Una volta tolto dal fuoco, ho aggiunto un cucchiaio di succo di agave quindi l'ho messo in vasetti di vetro con uvetta sultanina ammollata in semplice acqua tiepida, e fiocchi grandi di avena. Bè, per me una vera delizia. Il budino della foto invece, l'ho fatto con latte di riso, mirtilli freschi, quindi sotto ho messo della gelatina di fragole (le ho frullate e poi ho aggiunto acqua dove avevo sciolto agar agar e fatto bollire qualche minuto), e sopra, con lo stesso procedimento, gelatina di mirtilli.

Stamane invece mi sono accorta di non avere la colazione per domani... così ho tirato fuori dal frigo la mia pasta madre sempre straordinariamente gonfia e pronta a soddisfare ogni mio capriccio, e dopo due lunghissime lievitazioni, ho fatto un pandolce come piace a me, poco dolce, con farina di mais (circa 70 g.) e farina integrale (circa 100 g.), latte di avena, miele (1C) e sciroppo d'acero (2C), ricco di uvetta sultanina e semi di anice, sopra semi di papavero. Ahimè non sono brava nelle composizioni nè nelle forme, tantomeno nelle presentazioni, ma sono piccole chicche che a me, da buongustaia quale NON sono, piacciono. Ed essendo tanto noiosa per mangiare, salutista convinta ed estrema, semi vegetariana, mi coccolo con le mie produzioni di pane con farine di ogni tipo: segale, orzo, farro, ceci, kamut, ecc., sempre integrali, rigorosamente bio e, laddove pox, macinate a pietra e i miei ormai noti yogurt di latte di mucca, di soia e presto di riso e soprattutto devo riuscire a farlo di avena.
Maria


...

finalmente ho finito di imbiancare il tinello. Oggi anche l'ultima parete ha abbandonato lo spatolato salmone che cominciava a darmi un po' sui nervi, per diventare tutto nuovamente immacolato, bianco come la neve...così le macchie si vedono meglio. In realtà dovrei dare la mano di giallo oro, come l'ingresso, ma devo ancora fare la camera e manca ormai poco all'accensione dei riscaldamenti e poi non ho più voglia di avere la casa sottosopra, spostare mobili ecc. ecc. E dopo aver finito, benchè fossi stanca ma, evidentemente, non lo dimostravo abbastanza, vista l'energia che riesco sempre a sprigionare, mio figlio, bello bello, fresco fresco, riposato riposato se ne viene fuori chiedendomi per cena, magari chissà, un bel piatto di gnocchi verdi. VERDIIIII? Ma non avevo spinaci da usare nè coloranti, e poi i coloranti neanche li uso!!! Ma mammà che non sa dire di no alla sua "tenera" (?!?) creatura, e da mammà classica italiana che segue il motto "i figli so piezze e core"..a dire il vero io aggiungo sempre qualcos'altro ma in questa sede, forse, è meglio non ripetere.. ordunque l'idea è venuta fuori eccome. Il mio bravo ortolano del mercato giusto ieri mattina mi aveva venduto delle splendide cime di rapa ..A dire il vero io non le ho mai usate perchè non amo molto la verdura cotta e, a parte cavolfiori, broccoli, zucca, zucchini, trombette e poco altro tutti cotti rigorosamente a vapore, preferisco verdura cruda di ogni genere. Ma tant'è, ogni tanto bisogna pur provare e devo dire grazie al mio ortolano. Ho fatto gli gnocchi... di cime? vi stasete domandando... Ebbene sì, lo confesso. Eccoli...Tra l'altro il ragazzo ha gradito e mangiato con gusto...

Ho scottato in pochissima acqua le cime, solo le foglie, le ho poi frullate con la loro acqua. Aggiunto semola e farina 00 fino ad ottenere un impasto morbido da gnocchi e voilà... in pochi minuti una parte da mangiare subito, e un'altra in freezer per altre due volte.
Ma le cime non erano finite...e per me le ho tagliate sottilmente e aggiunte a miglio tostato in padella con l'aggiunta di zucca gialla e un poco di acqua calda. Verso fine cottura ho aromatizzato il tutto con semi di finocchietto e una manciata di erbe secche di provenza. Stupendo piatto, perchè il miglio, tostandolo, è rimasto ben sgranato e non un ammasso come di solito mi capitava, quindi ne ho potuto apprezzare la consistenza croccante e poi la zucca, bè, che dire, è uno dei miei ortaggi preferiti, dunque...e le cime hanno aggiunto non solo una nota di colore, ma anche un sapore che ben si è accompagnato al dolce della meravigliosa zucca.
Maria

lunedì 17 settembre 2007

domenica






in quel di Cavour. Paese carinissimo, tranquillo, un poco di movimento grazie ad un matrimonio, del resto di domenica mattina può quasi sembrare normale di trovare gente vestita per la festa con un lui tirato a lucido e una lei in abito bianco, talvolta elegante, raffinato, bello, talaltra solito principessa sissy molto classico o peggio ridicolmente pacchiano. Ma tant'è i matrimoni sn matrimoni appunto.

Noi abbiamo pranzato in un bellissimo agriturismo, cascina mombello, pranzo molto buono, semplice con tanta mela ovunque, del resto sn grandi produttori. Posto divertente soprattutto per bambini, mica per niente è visitato da orde di ragazzini festanti in gita, sia di scuole materne che elementari.
Abbiamo mangiato, ma che dico stramangiato ad un prezzo equo e quello che davvero mi ha fatto strabiliare è stata una bagna cauda su un tortino di peperoni avvolto in pasta sfoglia. Sarà che adoro questa salsa piemontese, io meridionale doc. E poi fritto misto sebbene abbia mangiato solo quello dolce poichè nn mangio carne... gli altri si sn letteralmente leccati i baffi facendo il bis di ogni portata ...
Maria

mercoledì 12 settembre 2007

ancora viù




Maria...

viù


si capisce che amo le mucche? Perfino il loro odore, che sarà pure di letame, ma chissà perchè mi da' un senso di pulito, di naturale,di semplice. E mi riporta alla mia infanzia, quando abitavo in quel di rosta, un piccolo paese ormai diventato il classico bel paesotto con tante ville e casette di ogni genere e forma. E che nn riconosco più.
Queste uscite domenicali ci stanno facendo scoprire posti, relativamente vicino casa, che nn conoscevamo. Ma che sto imparando ad apprezzare ed amare. Mi ci trasferirei, solo che le comodità della città, col lavoro vicino casa, scuola, e tutto il resto, per quanto irrespirabile e invivibile sia, è un lusso al quale è difficile rinunciare.
Un agriturismo spettacolare ci ha fatto assaporare piatti semplici ma davvero straordinari. Ho mangiato una panna cotta, io che nn amo molto i dolci, con una salsa ai famosi "ramassin" delle ns parti strepitosa. Posso tranquillamente dire, visto che di panna cotta ne ho assaggiata tanta (è l'unico dolce che prendo quando mangio fuori), che è la più buona mangiata sinora.
Maria

martedì 4 settembre 2007

colazione tipo

torta bicolore al cacao per gli uomini di casa, per me un pandolce integrale con gocce di cioccolato ultra-fondente e un budino di latte di avena con mirtilli e chicchi minuscoli di uva bianca addolcito con succo di agave troppo buono e naturalmente agar agar in polvere per addensare.
Il budino di avena è ottimo anche profumato alla cannella senza null'altro. Sarà che adoro la cannella sin da quando ero bambina. Il mio adorato nonno mi portava una vaschettina di panna montata con una spolverata di cannella ogni giorno, quando tornava dalla chemio in ospedale... avevo 4 o 5 anni. L'anno successivo mio nonno ci lasciò...
Maria

...


M'è preso il trip della pittura...oramai vedo tt azzurro... bè proprio tt azzurro no, ho imbiancato di bianco neve le pareti del mio ingresso...e nn è che mi piacciano poi tanto, infatti è ancora tt schermato perchè qualcosa ci dovrò fare.. e ai mobili un bel restyling ... così ho cominciato ieri con questa piccola libreria e oggi l'ho quasi finita, manca ancora qualche rifinizione. Poi passo ad altri due sempre in midollino ... nel frattempo deciderò su quel bianco candido che, se si tratta di neve che dire, inebria occhi e cuore e se si può sciare è decisamente il max... lanciarsi dalla pista + alta e scivolare a valle col freddo che fa pizzicare il naso e lo trasforma in una pallina rossa da clown. Ricordo ancora adesso, sebbene siano ormai passati tanti anni, le mie sciate su al Sestriere, una volta arrivata in cima con lo skilift che mi faceva tribulare tt le volte, mi sentivo in pace col mondo e mi sembrava di essere in paradiso... ho i brividi ancora adesso e il ricordo mi fa andare in estasi ...
Qualcosina tuttavia l'ho cucinata... ma rimando al prox blog
Maria